L’economia sociale come antidoto all’economia criminale

Una serie di incontri tematici che ha permesso alle classi terze di conoscere e approfondire tutto ciò che riguarda le associazioni criminali

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da Segreteria

del giovedì, 23 novembre 2023

Anche quest’anno l’Istituto Claudia de’ Medici di Bolzano ha proposto, agli studenti delle classi terze, il progetto l’Economia sociale come antidoto all’economia criminale. Una serie di incontri tematici orientati a preparare gli studenti a saper riconoscere quei comportamenti, atteggiamenti, e più in generale tutti i business delle organizzazioni criminali (mafia, camorra, ’ndrangheta etc.) che utilizzano per assoggettare le comunità.

Sebbene l’Alto Adige non rientri tra quei territori a forte presenza di criminalità organizzata il basso livello di percezione delle mafie da parte della società civile e delle Istituzioni può costituire terreno fertile per un loro più massiccio radicamento. Gli incontri promossi dal dirigente prof. Andrea Pedevilla mirano proprio ad innalzare nei giovani il livello di consapevolezza che le mafie non hanno confini e penetrano il tessuto sociale ed economico indebolendolo così come un virus quando colpisce una persona.

Gli studenti oltre a comprendere i meccanismi con i quali le mafie si infiltrano nei territori hanno conosciuto le esperienze dell’istituto della messa alla prova; compreso l’importanza del fare memoria delle vittime innocenti realizzando video, poesie, testi, disegni, affinché il loro sacrificio non risulti vano. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri gli studenti hanno compreso i rischi sulla salute connessi all’uso delle sostanze, a partire da quelle che nell’immaginario collettivo sono ritenute ‘leggere’, e contestualmente hanno approfondito le conseguenze penali che determinati comportamenti possono generare.

Il progetto, ideato e gestito dalla professoressa Anna D'Orso, si avvale della collaborazione del prof. Michele Mosca dell’Università di Napoli ‘Federico II’ che da anni si interessa dello studio di tali fenomeni; del Comitato don Peppe Diana, l’associazione dedicata alla memoria del prete ucciso in chiesa il 19 marzo 1994; di Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie; dell’Aps B.E.S.t; dell’esperienza del progetto Odòs della Caritas di Bolzano e delle Forze di Polizia.

 

Progetto Legalità